Secondo Cesare Damiano, esponente del Partito Democratico, quest’ultimo deve proporsi come obiettivo quello di creare un’alternativa basata su pochi punti ben chiari. In un’intervista rilasciata all’agenzia stampa Italpress Cesare Damiano, esponente del PD, è tornato a parlare della crisi di governo. Secondo il dirigente del PD Nicola Zingaretti avrebbe fatto bene, in qualità di segretario del partito, a chiarire alcuni equivoci. In primo luogo non esiste una prospettiva di governo PD-M5S con l’intenzione di votare la riduzione del numero dei parlamentari e fare la legge di Bilancio. Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico. “Non c’è modo peggiore di confondere gli italiani e di dare a Salvini l’occasione di procurarsi secchi di popcorn e di voti. Secondo Grillo non siamo più il ‘partito di Bibiano’ ma dei partner per l’alternativa? Patetico”.
Damiano: il Pd deve proporre un programma basato su pochi e chiari punti.
Secondo Damiano il segretario del PD Zingaretti ha ragione nel ritenere che si debba costruire un’alternativa, basata su pochi punti comprensibili a tutti. Salvini, infatti, ribadisce Damiano, ha costruito il suo consenso dicendo cose chiare sebbene sbagliate: “Salvini ha fretta di correre al voto per mettersi al sicuro. Ma c’è un luogo, il Parlamento, e dei tempi nei quali deve essere definito l’esito della crisi e a tirare le somme deve essere il Presidente della Repubblica“. Secondo Damiano il Pd si deve porre come un’alternativa alla ambiguità di Salvini e al moto del tirare a campare dei cinque stelle. Damiano ribadisce inoltre il proprio appoggio al segretario Zingaretti “nel fermare chi è pronto a sacrificare il bene del Paese e del Pd a favore del proprio interesse”.