A cinque giorni dalla rottura di Matteo Renzi, in diretta tv, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si presenta all’aula di Montecitorio con il primo voto di fiducia. Come spiega il sito de Il Fatto Quotidiano, a preoccupare oggi non sono i numeri: quello che il premier dirà davanti all’assemblea potrebbe fare la differenza per tutto ciò che verrà dopo.
Il pensiero, in effetti, corre già al Senato dove Conte si recherà domani e dove i numeri, a meno del salvifico arrivo di un gruppo nutrito di “responsabili”, potrebbero bastare per far passare la fiducia, ma non per garantire una maggioranza “certa e definita” che persuada il Presidente della Repubblica della tenuta del Governo.
Parole decisive!
Ne consegue che le parole che Conte dirà oggi ai deputati e al cospetto dell’Italia saranno decisive per il futuro politico dell’alleanza Pd-M5S. Allo stesso modo lo furono, quasi un anno e mezzo fa, quando il premier sfidò apertamente Matteo Salvini dopo lo strappo del leader della Lega. Tuttavia, a differenza di quel pubblico scontro, nella mutata situazione politica di oggi l’intenzione di Conte è ben lungi dal voler trasformare il suo discorso in un attacco aperto a Renzi.
