Crescita Italia 2019, Ue taglia le stime del Pil, +0,1%. Ultima per investimenti e occupazione!

Eurostat, Pil quarto semestre 2018: Italia si conferma ultima con il -0,2% e la Germania ferma 0,0%!

La Commissione europea ha rivisto a ribasso le stime di crescita dell’Italia. Infatti, dalle nuove previsioni della Commissione Ue, il nostro Paese si è confermato per il 2019 ultima nell’Unione europea per quanto riguarda crescita, investimenti e occupazione.

La Commissione europea, tagliato le stime di crescita Pil 2019 a +0,1%

Secondo le previsioni economiche diffuse dalla Commissione Ue nel 2019 il Pil italiano crescerà dello 0,1%, e nel 2020 dello 0,7%. Il nostro Paese, dunque, si posiziona all’ultimo posto della classifica europea della crescita. A febbraio la commissione aveva previsto un +0,2% per il 2019 e +0,8% nel 2020.

Secondo quanto riportato dalla Commissione Ue, “la debolezza”, è dovuta alla “contrazione” dello scorso semestre, che “lascerà il passo a una tenue ripresa”. I consumi dovrebbero essere aiutati dal reddito di cittadinanza, ha sottolineato la Commissione, ma il “mercato del lavoro che si deteriora” danneggerà la spesa dei consumatori che tenderanno a risparmiare.

La crescita italiana è quindi “molto contenuta”, ha spiegato il commissario Ue Pierre Moscovici, sottolineando che ha “incidenza su conti. Ma non è oggi che parleremo del rispetto” del Patto di stabilità. “Bisognerà tornarci su, ma la Commissione valuterà la conformità col Patto nel pacchetto di primavera pubblicato a giugno, e terremo conto anche dei risultati 2018 così come il programma di riforme presentato il mese scorso”. Bruxelles ha “avviato colloqui con il Governo, e in particolare con il ministro dell’economia, perché è importante, prima di avere una valutazione, avere una visione comune”.

Nelle previsioni della Commissione Ue non si è tenuto conto, perché sono state chiuse prima, dei dati del primo trimestre del Pil italiano che non erano negativi“, ha commentato il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sulle stime di crescita dell’economia italiana rilasciate dalla Commissione Ue ha commentato: “Le previsioni della Commissione Ue mi sembrano a dir poco ingenerose: perché lo 0,1% che ci viene accreditato, tenuto conto del dato uscito dal primo trimestre, significa che non cresceremo più e che le misure che abbiamo adottato con la manovra economica, decreto crescita e sblocca cantieri non consentiranno nessuna prospettiva di crescita economica“.

“Sono valutazioni ingenerose – ha aggiunto -. La realtà è che mi sembra un atteggiamento pregiudizialmente negativo non valutare che le misure non avranno alcun impatto. Ci aspettiamo per il secondo semestre una crescita che speriamo sostenuta. Abbiamo un percorso di politica economica e sociale e lo perseguiamo con determinazione”.

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