Tutto è pronto per il Decreto Ristori 5, il primo intervento del nuovo anno a sostegno dell’economia e delle categorie colpite, il quinto della serie Ristori e il nono dal pionieristico “Cura Italia” del marzo dello scorso anno. In tutto, come spiega il sito de La Repubblica, 108 miliardi per quattro richieste di scostamenti di bilancio che hanno portato il deficit dello scorso anno al 10,8 per cento.
Un via libera politico!
In questi giorni c’è il via libera politico, sia del ministro dell’Economia Gualtieri che della maggioranza e, dopo la chiusura della partita del Recovery, sarà l’immediata scadenza del Governo. Questo serve anche per mettere il decreto Ristori al riparo di una possibile crisi. Si prevede la richiesta di nuovi fondi per “allargare” il deficit, attualmente previsto dal governo al sette per cento del Pil di 1,5 punti: in pratica, un incremento di circa 24 miliardi che, come è accaduto in passato, potrebbe salire fino a 30 miliardi.
Dopo l’autorizzazione del Parlamento, il Governo presenterà il nuovo provvedimento che avrà al centro la chiusura dell’anno drammatico dei contributi a fondo perduto: l’Agenzia delle entrate ha riferito di aver compiuto la missione di erogazione con 3,3 milioni di bonifici accreditati per un totale di 10 miliardi di euro.
