Mentre la pandemia imperversa, il sistema sanitario rischia di non reggere. Come spiega il sito de Il Giornale, una stretta ulteriore per impedire gli assembramenti e piegare la curva serve da subito. Giuseppe Conte, tuttavia, non intende cambiare strategia. “Non possiamo smontare il criterio scientifico che abbiamo costruito con l’ultimo Dpcm”, sostiene il Premier.
Intanto il limite fissato dagli scienziati del Cts è questo fine settimana: “Da qui a domenica capiremo se la curva va in una direzione o nell’altra”. Il piano all’esame del Governo è quello di stringere senza esautorare il meccanismo delle tre fasce introdotto con l’ultimo Dpcm. Si tratta di chiudere coinvolgendo nella responsabilità di farlo le autorità locali.
Il nodo scuola da sciogliere!
Lo scopo è arrivare al weekend con l’Italia “chiusa”, attraverso un incrocio di ordinanze del Ministro della Salute, dei governatori e dei sindaci per avvicinarsi a un lockdown “leggero”: imprese, fabbriche e attività professionionali aperte, bar e ristoranti chiusi su quasi tutto il territorio nazionale. Resta da sciogliere il nodo scuole. Alcuni ministri e governatori vorrebbero sospendere le lezioni in presenza anche nel primo ciclo, mentre la ministra Lucia Azzolina resta “categoricamente contraria”.
