Coronavirus: quarta dose anche ai sessantenni sani, le novità

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Al ministero della Salute si sta pensando di fare la quarta dose anche agli ultra sessantenni sani, mentre i casi superano quota 100.000. Perciò si valuta di ampliare la platea cui offrire il secondo richiamo del vaccino, dopo un intervallo di quattro mesi dalla terza somministrazione. Oggi è «raccomandata», secondo l’ultima circolare, a over 80, fragili tra 60 e 79 anni e immunodepressi, e ospiti delle Rsa.

Come spiega il sito del Corriere della Sera, così pensa anche l’agenzia europea del farmaco: «Data l’attuale situazione epidemica. Ad aprile noi e Cdc che in presenza di una recrudescenza di casi anche sopra i 60 anni e le persone vulnerabili di ogni età dovrebbero ricevere una ulteriore somministrazione», chiarisce Marco Cavaleri, responsabile vaccini e prodotti terapeutici Covid-19 dell’ente con sede ad Amsterdam. L’agenzia uscirà con un nuovo documento.

I governi si preparano!

Giorgio Palù, presidente di Aifa è favorevole: «Penso che sia importante regolarsi nell’offerta come per il vaccino antinfluenzale, proposto gratuitamente ai 60enni per proteggerli dal rischio di avere sintomi gravi. A maggior ragione il principio vale per questo virus anche se siamo in una fase sempre più prossima all’endemia». Il virologo auspica «che tutti i Paesi europei adottino stesso modello, applicando in modo univoco le raccomandazioni Ema».

Allo stato attuale in Italia non si può ricevere la quarta dose se non si rientra nelle fasce di età e di patologia previste. Tuttavia in certe Regioni c’è una maggiore flessibilità. Certo appare poco sensato che vista la ampia disponibilità di fiale di vaccino a RNA messaggero (l’unico che può essere utilizzato come quarta dose) non si colga l’occasione di immunizzare chi si presenta ai centri in un periodo di massima circolazione del virus, con le infezioni di nuovo molto incrementate.

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