Coronavirus, le riaperture di maggio: ecco le regole per i ristoranti

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Le Regioni, ancora divise in zona rossa e zona arancione, propongono le regole per le riaperture di ristoranti, bar, palestre, piscine, cinema, teatri. e le sottopongono al Governo. Come spiega il sito dell’agenzia Adnkronos, la parola passa alla cabina di regia che si riunisce e valuta il quadro, sulla base dei dati del monitoraggio dell’ISS che fotografa il quadro italiano della pandemia.

Il background è quello di un Paese ancora diviso in zona rossa e zona arancione, con Regioni che attendono un’eventuale ordinanza del ministro Roberto Speranza che possa sancire la promozione. Nella bozza, si precisa che le linee guida si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande come «ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie” anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali e per ”l’attività di catering».

Le regole per i ristoranti!

Bisogna «disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno due metri di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso e di almeno un metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors)». Inoltre “Le misure”, dice la bozza, «se rispettate, possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo, che della cena». «Privilegiare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. In queste attività non possono essere continuativamente presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere». Inoltre si sottolinea che i «clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo».

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