Coronavirus, le regole aggiornate, tutte le novità

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A diversi mesi di distanza dalla fine dello stato di emergenza da coronavirus  (quella fino al 31 marzo 2022 è stata l’ultima delle proroghe che si sono succedute), vista la “fase di progressivo rientro nell’ordinario” restano ancora certe disposizioni con relativi obblighi ereditati dal precedente governo. Come spiega il sito Agendadigitale.eu, in seguito al suo insediamento il nuovo governo, nel segno della discontinuità con il precedente, con due recenti provvedimenti dello scorso 31 ottobre ha introdotto le prime novità nell’ottica del graduale smantellamento delle misure precedentemente adottate per fronteggiare l’emergenza.

Nel dettaglio, attraverso il decreto legge 31 ottobre 2022 n. 162 è stato immediatamente cancellato, a far data dal primo novembre scorso – ossia dal giorno immediatamente successivo all’entrata in vigore del provvedimento – l’obbligo di vaccinazione e la relativa eventuale sospensione senza retribuzione prevista in caso di inottemperanza, per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, precedentemente stabilita fino al 31 dicembre 2022 ad opera dell’art. 4 D.L. 44/2021.

Quando e dove indossare mascherine!

Come recita il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 2, una scelta dettata anche dall’esigenza di “contrastare la grave carenza di personale sanitario che si registra sul territorio”. A fronte di tale allentamento, però, nella medesima data del 31 ottobre scorso, l’ordinanza adottata dal Ministero della Salute è andata nel senso opposto, mantenendo una linea più prudenziale per quanto riguarda l’impiego dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie in ambito sanitario: anziché giungere al termine alla fine di ottobre, la necessità di indossare la mascherina è stata prorogata di altri due mesi, fino al prossimo 31 dicembre 2022, con riguardo ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori “delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali”.

Un allungamento dell’obbligo deciso per la maggiore pericolosità del contagio rispetto alle varie situazioni di fragilità rinvenibili nel contesto sanitario, acuito dall’approssimarsi della stagione influenzale. Come previsto già in precedenza, rispetto a tale obbligo restano ferme le due eccezioni stabilite a favore di bambini di età inferiore a sei anni e per le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina , nonché per coloro che devono comunicare persone disabili, in modo che non sia loro possibile fare uso della mascherina.

Sempre in ambito sanitario, da segnalare fino al prossimo 31 dicembre 2022 il perdurante obbligo di possesso di “Certificazione verde Covid-19” – meglio conosciuto come Green Pass – quale condizione per l’accesso dei visitatori alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio sanitarie e hospice. Come stabilito ex artt. 1-bis e 1-ter del D.L. 44/2021, il greenpass dovrà peraltro essere di tipo “rafforzato”, ossia rilasciato a seguito della dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario o, in alternativa, a seguito del ciclo vaccinale primario o di avvenuta guarigione, unitamente all’effettuazione di un tampone antigenico o molecolare risultato negativo. Una misura che appare di dubbia utilità, alla luce della ormai acclarata inidoneità dello strumento nel raggiungere lo scopo prefissato di garantire di non trovarsi tra persone non contagiose.

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