Coronavirus, la Pfizer taglia la fornitura del vaccino!

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La Pfizer annuncia non solo il taglio di quasi 165.000 dosi di vaccino (più del 29% della fornitura in partenza), ma anche una distribuzione diseguale del danno fra le diverse regioni. Come spiega il sito del Corriere della Sera, le sei più piccole, dall’Abruzzo all’Umbria, non perdono nulla, ma per altre ci sono gravi problemi, come il Friuli, la Lombardia e l’Emilia Romagna, dove ne arriveranno 25.000 in meno.

Ieri la Pfizer ha risposto alle contestazioni del commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, che aveva chiesto di non tagliare le dosi e minacciato azioni legali. Tuttavia la mail della multinazionale rimane sul vago e non indica una data precisa per la ripresa delle forniture a pieno regime.

Una preoccupante omissione!

Il messaggio della Pfizer è stato accolto da Arcuri con una notevole perplessità. Perché è vero, si osserva, che «c’è una prima evidenza del cambiamento ma non si dice in modo chiaro che le consegne riprenderanno come previsto dal contratto». Tale omissione «desta preoccupazione e lascia pensare che non ci siano le condizioni per considerare archiviata l’ipotesi di un contenzioso». Tutto dipende da cosa succederà il 25 febbraio, se si tornerà davvero alle forniture standard oppure no. E il clima che si respira è alquanto deteriorato.

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