Coronavirus: i pacchi alimentari e i buoni spesa!

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Il Governo sta precisando i connotati dell’ordinanza per la “solidarietà alimentare” con la quale mira a venire incontro alle famiglie più in difficoltà per la situazione di emergenza coronavirus. Le misure più importanti riguardano i buoni spesa, la consegna di pacchi alimentari da parte dei volontari e le donazioni dei privati.

Il provvedimento è stato siglato ieri sera dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli: riguarda lo stanziamento di 400 milioni ai comuni per distribuire aiuti alimentari a chi ne ha bisogno. La prima parte, pari all’80%, per un totale di 320 milioni, è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune. La parte rimanente (80 milioni) è ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale.

Valore dei buoni spesa e criteri di ripartizione

C’è poi da precisare il valore dei buoni spesa e i criteri di ripartizione tra le famiglie, che saranno individuate tra quelle che non percepiscono “un sostegno pubblico” come il reddito di cittadinanza. Il Governo ha messo a punto l’iniziativa trattando con l’Anci, che ha avvertito che i 400 milioni stanziati per gli ottomila comuni italiani potranno bastare tutt’al più fino a metà aprile.

Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha spiegato che “c’è un contributo che viene dato ai Comuni e la possibilità di aggiungere donazioni per la solidarietà. Si tratta di buoni spesa per derrate alimentari e la gestione sarà a cura dei servizi sociali“. L’altro elemento su cui punta l’esecutivo sono le donazioni di singoli cittadini privati e produttori.

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