Coronavirus e lavoro agile, tutte le ultime novità!

Dipendenti pubblici tra smart working e rientro in ufficio

Per tutta la Fase Due dell’emergenza, a parte le attività indifferibili, i dipendenti pubblici potrebbero continuare a lavorare da remoto. Questo emerge dagli ultimi incontri tra i Sindacati e gli organi dirigenti della Funzione Pubblica. Dal confronto scaturisce l’esigenza di continuare con lo smart working dove possibile e così dovrebbe funzionare per tutta la durata della Fase Due.

Anche il Governo si muove in tal senso, e dunque il ritorno in ufficio appare ancora lontano: quando si tornerà a lavorare in presenza ci sarà l’adozione delle giuste misure di sicurezza, dalla distribuzione di mascherine e disinfettanti per il personale all’installazione di pannelli in plexiglass laddove sia prevista l’attività di front office. Oltre a ciò, l’ingresso agli uffici pubblici dovrà essere contingentato, e in entrata ci saranno gli adeguati controlli con il termoscanner.

Lo smart working andrà avanti ancora!

C’è concordanza di vedute, tra i dirigenti della Pubblica Amministrazione e i rappresentanti delle OO.SS., sul fatto che la modalità di lavoro agile rimane la più appropriata misura di prevenzione dal contagio. Del resto grazie a questo è stato possibile mandare avanti tutte le attività in questi mesi. Per questo motivo l’Amministrazione non sembra essere intenzionata ad accelerare i tempi per una ripresa del lavoro in presenza.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore