Coronavirus e carceri: il Ministro incrementa i braccialetti elettronici!

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L’aumento del numero dei braccialetti elettronici in uso potrebbe essere tra gli strumenti utilizzati per supportare il sistema penitenziario italiano e consentirgli di reggere l’emergenza coronavirus. È questo il provvedimento che sta valutando e considerando il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in vista del prossimo decreto governativo.

Si punta quindi a procedure velocizzate per i detenuti per usufruire, in tempi brevi e tenuto conto della buona condotta, dei braccialetti elettronici. Nel frattempo sono entrati in servizio anticipato più di mille nuovi agenti di polizia penitenziaria, assegnati alle carceri di tutto il Paese, considerato il momento difficile che sta attraversando chi vive all’interno degli istituti di detenzione.

Il sovraffollamento delle carceri!

Tuttavia la novità dei braccialetti elettronici, trapelata dal consiglio dei ministri di domenica, sta già sollevando le proteste di Salvini, che dichiara: “Nessun regalo per chi ha creato sommosse, prima il governo si preoccupi di dare alle forze dell’ordine, agli eroi, mascherine, guanti e disinfettante”, mentre d’altro canto rivela l’intenzione dell’esecutivo di portare avanti una politica che allenti la pressione sulle carceri. Le quali, a tutt’oggi, come evidenzia il Garante nazionale dei detenuti Mauro Palma, hanno al loro interno più di sessantamila detenuti, cioè diecimila in più dell’effettiva capienza.

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