Coronavirus, chiarimenti sul bonus affitti!

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Il famoso Decreto Cura Italia ha emanato una serie di misure di contrasto all’emergenza coronavirus, fra le quali rientra anche il cosiddetto “bonus affitti” per il mese di marzo. L’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 8 del 3 aprile 2020, dà utili informazioni anche in merito al bonus affitti. Ricordiamo che il bonus affitti marzo, in sostanza, è un credito d’imposta del 60 per cento sul canone di locazione del mese di marzo di immobili rientranti nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe).

Ovviamente questa misura non vale per le attività che in questi giorni, essendo ritenute essenziali, stanno  regolarmente svolgendo la loro attività, come farmacie, parafarmacie, alimentari, tabaccai, giornalai. Questo credito d’imposta si può utilizzare solo in compensazione attraverso il Modello F24. Attraverso la circolare sopra citata, riportata dal sito investireoggi.it, l’Agenzia delle entrate ha fornito dei chiarimenti. Vediamoli insieme.

Gli ulteriori chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

“L’agevolazione in esame ha la finalità di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica nei confronti dei soggetti esercitanti attività d’impresa nell’ambito della quale risulta condotto in locazione un immobile in categoria catastale C/1. Ancorché la disposizione si riferisca, genericamente, al 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, la stessa ha la finalità di ristorare il soggetto dal costo sostenuto costituito dal predetto canone, sicché in coerenza con tale finalità il predetto credito maturerà a seguito dell’avvenuto pagamento del canone medesimo”. In altri termini, il bonus affitti di marzo sarà concesso ex post, qualora il canone d’affitto sia stato regolarmente pagato.

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