Copyright: il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva di riforma. I primi commenti di Luigi Di Maio

Copyright: il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva di riforma. I primi commenti di Luigi Di Maio

Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di riforma del diritto d’autore, adottando a maggioranza il mandato per cominciare i negoziati con Consiglio e Commissione Ue, necessari per arrivare alla definizione del testo legislativo finale. Il relatore del provvedimento, il popolare tedesco Axel Voss ha commentato con soddisfazione il risultato: “E’ un buon segnale per l’industria creativa e culturale europea!”.

Le novità contenute nella proposta di riforma del diritto d’autore.

Con la nuova normativa non saranno più gli utenti a essere responsabili per i contenuti illegali che violano il copyright e che pubblicano su internet,bensì le piattaforme come Facebook o YouTube. Con le nuove norme i ragazzini delle scuole non si troveranno in tribunale a dover discutere per aver caricato online contenuti protetti dal diritto d’autore, perché sarà compito delle piattaforme controllare e remunerare artisti, giornalisti e così via.

L’eurodeputata verde tedesca Helga Truepel ha quindi ricordato anche che chi vuole può decidere di non essere pagato e condividere gratuitamente le proprie opere, senza l’obbligo di chiedere la remunerazione da parte” di artisti e giornalisti ed editori alle piattaforme.

I primi commenti di Luigi Di Maio dopo l’approvazione della normativa di riforma del diritto d’autore.

Soddisfazione degli editori e Confindustria Cultura Italia. Per il vicepremier Di Maio, è “una vergogna tutta Europea: il Parlamento Europeo ha introdotto la censura dei contenuti degli utenti su Internet. Stiamo entrando ufficialmente in uno scenario da Grande Fratello di Orwell“.

Di Maio spiega che M5S lotterà in sede di negoziati tra i governi, in Parlamento europeo e nella Commissione europea affinchè il provvedimento alla prossima votazione d’aula venga nuovamente bocciato.

Intanto, per protesta in merito ad alcuni aspetti della normativa, Wikipedia ha oscurato le foto sulle proprie pagine. In particolare, la protesta ha ad oggetto un articolo che impone di pre-filtrare i contenuti realizzati dagli utenti.

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