Conti pubblici, il ministro Tria: parlare di manovra correttiva è prematuro!

Manovra, oggi la lettera in risposta all'Ue

Il ministro dell’economia, Giovanni Tria, nel corso della question time alla Camera ha escluso per il momento un possibile intervento sui conti pubblici a seguito della recessione economica in cui è entrata l’Italia nella seconda metà del 2018. Parlare di un “eventuale manovra correttiva risulta alquanto prematuro a poco più di due mesi dal confronto con le istituzioni europee che hanno valutato positivamente la manovra di bilancio a seguito del negoziato” ha detto il ministro.

Tria: parlare di manovra correttiva è prematuro

“Certamente nel prossimo Def si aggiorneranno le previsioni economiche: l’aggiornamento porterà a una valutazione e alla verifica dei saldi che saranno oggetto del confronto con l’Unione europea”, ha spiegato Tria. Per quanto riguarda la clausola voluta dalla Ue in caso il bilancio pubblico si discostasse eccessivamente dagli obiettivi concordati, Giovanni Tria ha sottolineato che: “Sono state accantonate e rese indisponibili risorse per due miliardi di euro“.

“Qualora dal monitoraggio dell’andamento dei conti pubblici si mostrasse coerente con gli obiettivi programmatici”, ha aggiunto il ministro dell’economia durante il question time alla Camera, “al netto di maggiori entrate e dismissioni, gli accantonamenti con delibera del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia, possono essere resi disponibili”. I margini di riserva ha sottolineato Tria “appaiono più che sufficienti”.

A chi gli ha chiesto della credibilità di un Pil all’1% nel 2019, visto il taglio drastico operato da ultimo dall’Europa allo 0,2%, il ministro ha risposto: “Ci auguriamo che non accada che l’economia cresca meno del previsto”. Il ministro dell’economia, durante la question time alla Camera è stato interpellato anche sul caso Alitalia ed ha escluso ogni ipotesi di rinazionalizzazione. “La soluzione per Alitalia non può che essere di mercato“, ha dichiarato Tria.

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