L’Agenzia delle Entrate, che si appresta ad assumere tramite concorso quasi 3.000 unità, nelle scorse settimane – come riporta il sito Pamagazine.it – ha deciso di annullare l’obbligo di tirocinio per i neo assunti. All’Agenzia delle Entrate, infatti, fino a oggi per ottenere il contratto a tempo indeterminato era necessario svolgere un tirocinio di un anno, il che era disincentivo per molti. Da qui la retromarcia, del comitato di gestione, che la dice lunga sulla situazione che si è venuta a creare.
Le nuove assunzioni all’Agenzia delle Entrate!
E dunque il mese prossimo è in programma la prova scritta del concorso dell’Agenzia delle Entrate per assumere i primi 900 assistenti tecnici. Considerate le tempistiche del concorso è probabile che i contratti cominceranno a essere sottoscritti entro la fine del semestre. I candidati hanno ricevuto a dicembre la comunicazione che le prove si sarebbero tenute dal 13 al 17 febbraio, ma il 20 gennaio scorso il tutto è stato rimandato di un mese: le nuove date d’esame sono fissate dal 13 al 18 marzo. Il calendario delle prove uscirà nelle prossime ore. La legge di Bilancio ha previsto ulteriori 3.900 assunzioni. Oltre a ciò è atteso a breve un ulteriore concorso per più di 2.500 funzionari, al quale faranno seguito altri nel 2024.
Il Sindacato e l’occupazione nella PA!
Il problema dell’occupazione nella PA era stato affrontato dal segretario generale Confsal-Unsa, Massimo Battaglia. «Nuovo precariato e questione salariale sono due priorità da affrontare subito», ha ribadito in più di un’occasione. I Sindacati incontreranno il ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, il 3 marzo. Si parlerà di aumenti retributivi e dei rinnovi 2022-2024, ma non solo. Spiega ancora Battaglia: «Nel pubblico impiego tra il 2011 e il 2020 sono stati creati 145.000 precari, un dato così alto non si riscontra dal 1977, a fronte di 73.000 posti a tempo indeterminato. Lo evidenziano i dati Istat».
Scopertura di organico nei ministeri!
La considerazione: «Mentre la politica vuole giustamente una PA sempre più efficiente, continua lo svuotamento delle professionalità e dei lavoratori dagli uffici per via dei pensionamenti in blocco e delle dimissioni di personale. Ci sono amministrazioni con gravi carenze di organico. È impossibile continuare così, ci vogliono concorsi celeri con un nuovo modello assunzionale». La scopertura di organico in diversi ministeri si attesta oggi intorno al 30%.