Con il decreto Dignità 1.500 posti di lavoro a rischio in Piemonte!

Reddito di cittadinanza e pensioni d’oro, è scontro Lega-M5S

Decreto Dignità, le ultime news. Forza Italia contro tutti. L’occasione dell’incontro con i giornalisti, convocato sabato 21 luglio, erano le (catastrofiche) ricadute del “decreto Dignità” anche in Piemonte. Ma visto che una polemica tira l’altra, lo stato maggiore subalpino del partito di Berlusconi ha finito per dire la sua su tutto e su tutti. Dal M5s alla sindaca Appendino, non si è salvato nessuno.

Il decreto “mediatico” e la sindaca di Torino irresponsabile.

Il decreto M5S è stato impallinato senza pietà: «microdecreto», «decreto mediatico per bilanciare la visibilità di Salvini», «causa di danni certi più che di benefici attesi». Circa 1.500 contratti a termine a rischio sui 29 mila in scadenza, a detta degli azzurri.

Secondo Pichetto Di Maio passerà alla storia per essere riuscito a tramutare il Ministero del Lavoro in Ministero della Disoccupazione tirando la volata agli altri interventi. Gli unici a beneficiare del nuovo corso saranno gli avvocati giuslavoristi.

Pichetto continua osservando che non si crea lavoro per legge, il lavoro lo creano le imprese. E questo decreto spaventa gli imprenditori. Porchietto dal canto suo si è detta contraria ad un intervento pesantemente sanzionatorio nei confronti delle imprese. Il tema, in questo caso, rimandava alle misure per contrastare la delocalizzazione delle attività: queste dinamiche non si fermano con le sanzioni, Embraco se ne è andata senza usare un euro di fondi pubblici.

Mentre Rosso si è scagliato contro un altro punto del decreto, ovvero l’eliminzione della pubblicità sui giochi. La ludopatia, ha detto non si combatte in questo modo, così l’unico effetto è dirottare i giocatori verso il gioco illegale. Da qui la promessa di un’opposizione al decreto netta ma costruttiva. Tra le proposte, la salvaguardia dei voucher per gli enti pubblici.

Archiviato il decreto, e il M5S, che peraltro governa con la Lega, nel radar di Forza Italia è finita la sindaca di Torino Chiara Appendino. Porchietto, in particolare, ha attaccato lancia in resta l’irresponsabilità della sindac: i disordini in Valle Susa sono riesplosi nel momento in cui la sindaca ha consegnato al ministro Toninelli un dossier contro la Tav costruito chissà come.

Appendino non è il sindaco del M5S ma di tutti i torinesi, quindi Porchietto ritiene vergognoso che si comporti in questo modo. Mentre secondo Zangrillo gli scontri avvenuti a Chiomonte sono indegni tanto quanto il silenzio dei ministri grillini che non hanno ancora trovato il tempo di condannare l’aggressione.

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