Codacons: pignorati beni. L’appello di Rienzi al governo per salvare l’onlus dalla chiusura

Codacons: pignorati beni. L'appello di Rienzi al governo per salvare l'onlus dalla chiusura

Il Codacons rischia di chiudere e scomparire per sempre dal panorama dell’associazionismo italiano. A denunciarlo è la stessa associazione dei consumatori, dopo il pignoramento di beni per 300.000 euro da parte dell’Agenzia delle entrate, con conseguente blocco delle risorse.

L’appello di Rienzi al governo per salvare la Codacons dalla chiusura.

In una lettera, rivolta al premier Giuseppe Conte, ai vice premier e ministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e al ministro dell’Economia Giovanni Tria, l’associazione ha chiesto un intervento per salvare il Codacons dalla chiusura.

Al centro della questione, come spiegato dal Codacons, c’è il contributo unificato che ‘l’associazione, in qualità di Onlus, non è tenuta a pagare sugli atti legali portati avanti a difesa della società e della collettività, ma che il fisco italiano continua a richiedere in modo ossessivo fino ad arrivare al recente pignoramento, deciso sulla base di interpretazioni della norma totalmente errate.

Come ricordato dal Codacons solamente nell’ultimo anno l’associazione ha avviato più di 300 ricorsi nei tribunali di tutta Italia tesi ad affermare i diritti dei cittadini, azioni che a causa del pignoramento dei beni dell’associazione, dovranno essere interrotte.

I consumatori, come ha spiegato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, rivolgono un appello al ministro dell’Economia Giavanni Tria, affinché intervenga personalmente sul caso salvando il Codacons dall’estinzione e chiarendo che le associazioni Onlus che portano avanti azioni legali a tutela dei diritti di utenti e consumatori, o in generale iniziative che rientrano nella categoria del sociale, non sono tenute al pagamento del contributo unificato.

Dunque, se il ministro dell’Economia non spiegherà in modo chiaro all’Agenzia delle Entrate che il contributo unificato non si può applicare alle realtà Onlus, la più importante organizzazione dei consumatori italiana sarà costretta a chiudere progressivamente tutte le proprie sedi fino ad arrivare a portare i libri in tribunale e dichiarare il fallimento.

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