Il Consiglio dei ministri ha approvato dei decreti sul cinema italiano, e molti punti vanno a valorizzare i prodotti italiani e a tutelare maggiormente i bambini. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Le opere che usciranno nelle sale non avranno più timore della censura, che è abolita, ed inoltre esse verranno classificate in quattro categorie. Ci sono le opere per tutti, quelle vietate ai minori di 6 anni, quelle vietate ai minori di 14 anni e quelle vietate ad i minori di 18 anni. Ci saranno delle nuove icone per catalogare ed informare il pubblico sui contenuti della proiezione. Cambia, inoltre, il sistema di sanzioni: verranno introdotte multe che, attraverso la pubblicazione online, andranno ad incidere sulla reputazione. Ad occuparsi del rispetto delle norme e delle sanzioni sarà l‘Agcom.
Decreti cinema, le novità previste.
I nuovi decreti prevedono l’introduzione, in un tempo di 4 anni, dell‘ingresso di quote minime per la promozione di opere italiane ed europee. Grazie alle nuove norme ci sarà un maggior impiego con contratti a tempo indeterminato nel mondo del cinema. Per quanto riguarda la programmazione televisiva, è prevista una quota minima per le opere europee che è per il 2019 del 53%, del 56% per il 2020 e del 60% per il 2021. Non si parla, nei decreti, solo di opere europee ma anche di opere italiane. Per la Rai le opere italiane devono essere trasmesse in quota pari alla metà di quella prevista per le opere europee, mentre per le altre emittenti la quota è prevista pari ad un terzo. Per la fascia oraria serale, una quota, che per la Rai è del 12% e per le altre emittenti del 6%, deve essere riservata a film, fiction, documentari e cartoni italiani.
