Cassa integrazione, tutte le novità dal primo luglio

Decreto Milleproroghe approvato dal Senato. Tutte le novità

Terminano il 30 giugno 2021 le 67 settimane di cassa integrazione Covid di cui le imprese dell’industria hanno potuto usufruire durante l’emergenza, suddivise in varie tranche, regolate dai diversi provvedimenti di emergenza. Dal 1° luglio, i datori di lavoro dovranno accedere agli ammortizzatori del D.Lgs. n. 148/2015 per ridurre o sospendere l’attività produttiva. In base a quanto previsto dal decreto Sostegni bis, sarà ammesso il ricorso alla CIG ordinaria o alla CIG straordinaria, agevolata con l’esonero dal pagamento del contributo addizionale fino al 31 dicembre 2021 e a condizione che non vengano effettuati licenziamenti individuali e collettivi.

Fine della Cassa Integrazione Covid!

I periodi aggiuntivi sono fruibili dal 1º aprile al 30 giugno 2021. Il 30 giugno 2021 è il termine oltre il quale le aziende non potranno più accedere alla cassa integrazione ordinaria con causale COVID-19. Stop, quindi, al regime “speciale” fissato nel 2020 dal dl Cura Italia in piena pandemia, con alleggerimenti sul fronte della consultazione sindacale, dei costi e dei limiti di utilizzo della cassa. Dal 1º luglio le aziende non avranno più a disposizione settimane di CIGO COVID-19.

Il decreto Sostegni bis ha riconosciuto l’esonero dal pagamento del contributo addizionale all’Inps, che è pari, rispettivamente, al 9%, al 12% ed al 15% sulla retribuzione che sarebbe dovuta al singolo lavoratore per le ore integrate, la cui entità è correlata alla fruizione, nel tempo, di ammortizzatori entro il quinquennio mobile. Tale esonero cesserà il 31 dicembre 2021. Le imprese che useranno da luglio a dicembre la cassa “ordinaria”, anche se scontata, dovranno evitare sia il ricorso ai licenziamenti individuali per motivi economici che le procedure collettive di riduzione di personale.

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