Cassa integrazione per cessazione che ministro Di Maio vuole reintrodurre. Ecco in che consiste…

Cassa integrazione per cessazione che ministro Di Maio vuole reintrodurre. Ecco in che consiste...

Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha ribadito la volontà del Governo di superare il Jobs act, con la reintroduzione  per decreto legge della cassa integrazione per cessazione cancellata dal governo Renzi dal 1°gennaio 2016.

Ecco cos’è la cassa integrazione per cessazione che ministro Di Maio vuole reintrodurre.

Dal 1 gennaio 2016, come viene riportato su Agi, è venuta meno la possibilità di accedere al trattamento straordinario di integrazione salariale per la causale di cessazione di attività anche parziale di un’azienda. La normativa sulla cassa integrazione guadagni (Cig), è stata modificata con il decreto legislativo 148 del 14 settembre 2015.

Sono stati introdotti criteri più stringenti per accedere a questo tipo di ammortizzatore sociale, destinandolo solamente alle aziende in crisi e in ristrutturazione o che hanno fatto ricorso ai contratti di solidarietà. Mentre sono state escluse quelle hanno cessato l’attività o hanno ceduto un ramo d’azienda.

Il decreto del 2015 aveva stabilito anche le nuove regole sulla durata della cassa integrazione guadagni, sia quella ordinaria che straordinaria, non più di 24 mesi in un quinquennio mobile, con un tetto di 36 mesi per i contratti di solidarietà. I contributi per finanziare la cassa integrazione erano stati modulati in base al grado di utilizzo con un sistema bonus/malus. Dal 2017, inoltre, non è possibile più utilizzare la cassa integrazione a zero ore.

Dunque, l’obiettivo del vicepremier e ministro Luigi Di Maio è quello di garantire la cassa integrazione straordinaria con la proposta di decreto, un atto normativo adottato in casi straordinari di necessità e urgenza dal governo.

La reintroduzione della cassa integrazione per cessazione è stata promessa dal ministro in visita ai 318 lavoratori in esubero della Bekaert a Figline Valdarno. Ed essa dovrebbe riguardare anche le aziende che hanno cessato o annunciato la fine delle attività, intercettando una parte consistente dei 189mila lavoratori coinvolti dai 144 tavoli di crisi aperti al Mise.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore