Cassa integrazione, novità sui pagamenti di giugno. Ecco tutti i dettagli!

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Sul sito internet dell’INPS è stato pubblicato un documento che ricapitola le più importanti novità relative alla disciplina delle misure a sostegno del reddito introdotte dal decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, il cosiddetto decreto Rilancio. Parliamo della Cassa integrazione ordinaria e dell’Assegno di solidarietà dei Fondi di solidarietà e del Fondo di integrazione salariale.

Vediamo insieme quali sono i fatti nuovi che sono stati introdotti, desumendoli dal sito quifinanza.it: c’è la possibilità di chiedere un ulteriore periodo di cinque settimane con la causale Covid-19 nazionale, con una procedura più agile; termini più stretti per l’invio delle istanze con una penalità nei casi in cui la domanda sia presentata oltre il termine stabilito; la concessione dell’assegno per il nucleo familiare ai beneficiari dell’assegno ordinario a seguito della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa in conseguenza dell’emergenza da Covid-19; la previsione che le ulteriori cinque settimane di Cassa integrazione in deroga vengano autorizzate direttamente dall’INPS, cui andranno presentate le domande partendo dal 18 giugno.

I pagamenti della Cassa integrazione

Oltre a ciò, nei prossimi giorni, l’Istituto emanerà le specifiche circolari che regoleranno i vari aspetti della disciplina introdotta dalla nuova normativa. Per quanto riguarda i lavoratori in Cassa integrazione in base al decreto Cura Italia con causale Covid-19, che ancora non hanno avuto nulla, ebbene, inizieranno a ricevere il sussidio entro dieci giorni. Lo ha dichiarato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, riferendosi sia alla Cig ordinaria che a quella in deroga.

Le dichiarazioni della ministra Catalfo

Infatti, intervistata da Il Mattino, la Ministra ha dichiarato: «Al momento abbiamo pagato con i diversi strumenti di sostegno 6,9 milioni di lavoratori ma c’è ancora un arretrato di 600mila lavoratori che, in base alle previsioni INPS riferite al Ministero, sarà azzerato entro metà giugno. In base ai dati INPS aggiornati al 29 maggio, è stato autorizzato in media il 90% delle domande di Cassa integrazione presentate e pagato il 78%. Parliamo in particolare della Cig in deroga: sono stati pagati ad oggi 911mila lavoratori e ne mancano 180mila».

Sistema “farraginoso” e opportune semplificazioni

Questi ritardi sono dovuti a un sistema “farraginoso”, dotato di procedure troppo complesse: “già prima del Covid sapevamo che era necessaria una riforma e ci stavamo lavorando”, aggiunge la Catalfo, facendo dunque intendere che è in corso un processo di semplificazione. Il Decreto Rilancio non solo ha previsto altre nove settimane di Cig per il Covid-19, con un meccanismo di “cinque più quattro” in base al quale le ultime vanno utilizzate dal primo settembre al 31 ottobre, ma ha anche disposto una semplificazione sulla Cig in deroga, con domanda da presentarsi direttamente all’Istituto di previdenza, senza dover passare dalle Regioni, e con tempi rapidi di deposito istanza, con in più anticipo INPS del 40% sul trattamento spettante e la possibilità per il datore di lavoro di anticipare il pagamento, restituito in seguito a conguaglio.

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