Carceri, Cascini: scarcerazione senza braccialetto per chi deve scontare fino a tre anni!

Carceri, tutte le ultime novità sulla protesta del 23 febbraio 2022

Secondo Giuseppe Cascini, ex pubblico ministero a Roma, oggi consigliere al Csm per la sinistra di Area, “in queste ore il problema non è la certezza della pena, ma l’emergenza Covid-19“. Il consigliere ha rilasciato un’intervista a Repubblica in cui propone che siano quanto prima scarcerati tutti coloro che devono scontare fino a tre anni di pena, e che non entri in cella chi è stato condannato fino a 4 anni ed è in attesa dell’esecuzione.

Molto diversa è la proposta del governo, siglata tra il Ministro Alfonso Bonafede e i partiti della maggioranza e che diverrà un emendamento del Governo al decreto Cura Italia lunedì prossimo al Senato: subito ai domiciliari chi deve scontare sei mesi; valutazione elastica per chi si trova vicino ai sei mesi; chi ha da sei a dodici mesi ottiene i domiciliari previo assenso del magistrato di sorveglianza che valuta l’eventuale rischio di ripetizione del reato; oltre i dodici mesi il braccialetto è obbligatorio.

In carcere l’assembramento è inevitabile!

Cascini invece sostiene che “c’è una fortissima sottovalutazione dei pericoli di diffusione del contagio all’interno degli istituti penitenziari. Chiunque conosca la realtà carceraria italiana sa bene che è impossibile assicurare dentro le carceri quel distanziamento sociale, nonché le altre misure essenziali di profilassi. I detenuti dividono le camere fra più persone, condividono i servizi, consumano pasti insieme nelle celle, gli spazi comuni sono limitati. Insomma, in carcere l’assembramento, che tutti dobbiamo evitare, è inevitabile”.

Scarcerazioni necessarie e urgenti!

Ne consegue, sempre secondo Cascini, che le scarcerazioni “sono necessarie e anche urgenti. Siamo di fronte a un’emergenza e quindi servono rimedi straordinari. Ci sono circa ventimila detenuti che scontano una pena inferiore a tre anni per reati non gravi. Dovrebbero essere tutti collocati automaticamente in detenzione domiciliare almeno fino a quando dura l’emergenza“.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore