Tra le misure presenti nel Decreto Rilancio c’è spazio anche per alcune disposizioni destinate ad alleggerire il carico fiscale per le fasce più provate dalla crisi. Nello specifico, vengono ancora prorogati i termini per il pagamento delle cartelle esattoriali e delle rate in scadenza della Rottamazione Ter e del Saldo e stralcio. Viene così disinnescata – come ricorda il sito quifinanza.it – la bomba fiscale che rischiava di esplodere dopo il 30 giugno.
Con il nuovo rinvio, invece, il Governo concede una boccata d’ossigeno alle attività produttive e ai cittadini alle prese con cartelle esattoriali. In effetti, sono sospesi i termini di riscossione dei versamenti in scadenza tra l’8 marzo e il 31 agosto. La riscossione delle cartelle, dunque, riprenderà dal 1 settembre 2020, purché non ci sia un ulteriore rinvio. La sospensione dei pagamenti si applica a: cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione; avvisi di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle entrate; avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali; atti di accertamento esecutivo emessi dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli; ingiunzioni di cui al rd n. 639/1910 emesse dagli enti territoriali; nuovi atti esecutivi emessi dagli enti locali per entrate tributarie e patrimoniali.
Quando effettuare i pagamenti
Il Decreto Rilancio prevede che i pagamenti dovranno essere fatti in un’unica soluzione entro il 30 settembre 2020. Naturalmente, i contribuenti potranno richiedere la rateizzazione del loro debito. I contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione Ter e al Saldo e stralcio con rate in scadenza nel 2020 potranno versarle integralmente entro il 10 dicembre 2020. Il termine, in questo caso, è vincolante: nel caso non si effettui il versamento entro questa data, il contribuente perderà tutti i benefici connessi a queste definizioni agevolate.