Caro bollette, attenzione ai cambi di contratto

Bonus bollette, si va verso il rinnovo automatico!

Bollette allucinanti per le famiglie italiane! La guerra in Ucraina ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dell’energia. Come spiega il sito de Il Fattto Quotidiano, tra il 28 febbraio e il 7 marzo i prezzi di benzina e gasolio auto hanno registrato incrementi superiori all’80 per cento. Non si salva nemmeno il gpl che ha segnato un rialzo del 36 per cento. Per non parlare del gasolio per riscaldare le case il cui prezzo è aumentato del 151 per cento.

Il PUN alle stelle!

“In questi giorni, in molti si chiedono come fare a non finire in bolletta – spiega Luigi Gabriele, numero uno dell’associazione dei consumatori Consumerismo no profit – Ma in momenti come questo non c’è operatore che tenga: il Prezzo unico nazionale (PUN, ovvero la media dei prezzi di vendita di zona, ponderata con gli acquisti totali) ha infatti raggiunto i 600 euro/MWh contro i 35 del periodo della pandemia. Proprio per questa ragione è importante stare in allerta partendo da alcuni dati importanti: il consumo annuo e il prezzo pagato per unità utilizzata”.

Il dato si ricava direttamente dalla bolletta sia per il gas che per l’elettricità. Questo consentirà innanzitutto di tenere sotto controllo i consumi in un momento di elevata volatilità dei prezzi e di fare un paragone fra mercato libero e mercato tutelato (in cui i prezzi sono definiti dall’Autorità sull’energia, Arera). “Sconsigliamo vivamente di attivare un contratto sul libero soprattutto ora – aggiunge Gabriele -. Il consiglio è aspettare che si raffreddino i prezzi e nel caso comunque non fare mai contratti ad un valore indicizzato al PUN, ma preferire il fisso, anche se l’opzione è difficilmente reperibile sul mercato”.

Mercato tutelato!

Per i vecchi contratti, una strada percorribile potrebbe essere il passaggio dal mercato libero a quello tutelato. “Il diritto di recesso per cambio venditore non può essere sottoposto a penali né a spese di risoluzione contrattuale, nel rispetto delle tempistiche per il suo esercizio, e non comporta, quindi, nuovi oneri né l’interruzione della fornitura”, spiegano da Coonsumerismo.

In ogni caso, prima di effettuare qualsiasi cambiamento è meglio fare una prima ricognizione sul portale delle offerte. Una volta deciso, il cliente conclude un contratto di fornitura con un nuovo venditore (detto “entrante”) a cui conferisce una procura a recedere per suo conto dal precedente contratto con il vecchio venditore (detto “uscente”). “La procura deve essere conferita con le stesse modalità di conclusione del contratto con il nuovo venditore e su un supporto durevole (CD-ROM, DVD, schede di memoria o dischi rigidi del computer, messaggi di posta elettronica) idoneo a non essere modificato”, precisano gli esperti dell’associazione.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore