Carceri: il Pd ritira la proposta di legge sulle detenute madri

Carceri: il Pd ritira la proposta di legge sulle detenute madri

I Dem ritirano le firme per la loro proposta sulle detenute madri che così decade. Vediamo nel cosa è accaduto! Il Pd stoppa l’approdo nell’aula di Montecitorio, previsto per fine marzo, della legge sulle detenute madri. Il provvedimento, presentato a prima firma Debora Serracchiani, era stato poi “stravolto” da emendamenti della maggioranza. Il testo è quindi decaduto e la seduta in sede consultiva della commissione Giustizia della Camera è saltata per il ritiro della pdl.

I primi commenti di Debora Serracchiani!

La Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera, ha così commentato: “Non solo non riusciamo a far uscire dal carcere i bambini ma ce ne saranno di più. Per questo abbiamo dato un segnale alla maggioranza sorda alle istanze del Paese e della minoranza ritirando il testo perché non vogliamo avere nulla a che fare con queste posizioni di inciviltà e lo abbiamo fatto rinunciando a portare il testo in aula“. Gli emendamenti presentati dal centrodestra e approvati in commissioni prevedevano il carcere per le madri in caso di recidiva e cancellavano il differimento della pena per le donne incinte o con un figlio che abbia meno di un anno.

Il Pd ritira la proposta di legge sulle detenute madri!

In Commissione Giustizia alla Camera è stata accolta la richiesta, sostenuta da tutto il centrodestra, di riforma dell’articolo 146 del codice penale sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte. “Finalmente si cambia e la gravidanza non sarà una scusa: chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso”, affermano dalla Lega. Ha così commentato il ministro Salvini: “Chi verrà sorpresa a rubare non sarà più rilasciata ma sconterà la pena nelle case famiglia, in carceri adeguati o ai domiciliari, nel pieno rispetto della salute sua, dei figli e del nascituro‘. ‘Una norma di buonsenso, realismo e giustizia: ora ci auguriamo che il testo venga portato al più presto in aula, con il voto di tutti’, conclude il leader leghista”.

Con la forzatura della destra il testo è stato stravolto e purtroppo con queste norme l’obiettivo della nostra proposta è stato cancellato“, spiegano i deputati dem in commissione Giustizia. “Noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri, ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme peggiorative consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso”, ha detto il Dem Alessandro Zan.

Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, commentando la proposta di legge sulle detenute madri, si è così espresso: “In commissione Giustizia alla Camera è stata accolta la nostra richiesta, sostenuta da tutto il centrodestra, di riformare l’articolo 146 del codice penale sul tema. Finalmente si cambia: chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso“. Per borseggiatrici e ladre incinte, “la gravidanza non sarà più una scusa”.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore