Carceri e Coronavirus: le misure utili per fronteggiare l’emergenza e la tensione nelle carceri

Carceri e misure alternative: l'appello dei Radicali per arginare l'emergenza del Coronavirus

Paolo Praticò, garante metropolitano dei detenuti di Reggio Calabria, in una nota diffusa negli ultimi giorni è intervenuto per commentare la situazione di enorme criticità che l’emergenza Coronavirus e le tensioni che sta creando all’interno delle carceri. Secondo Praticò, in questo momento di grande emergenza sanitaria, l’Italia deve avere un’attenzione alla parte più debole della società, quella costituita dalle persone in stato di detenzione. Ha così sottolineato Praticò: “Il grado di civiltà di un popolo si misura con l’attenzione e le cure che rivolge alla propria parte più debole, riconoscendola come propria e cercando di recuperarla alla funzione complessiva del corpo. Con ciò non penso al virus che attualmente imperversa in ogni parte del paese ma, a quella parte più antica che trasforma il malessere in trasgressione delle regole e per questo motivo si trova ristretta in luoghi di detenzione a meditare e fare ammenda per i propri errori”.

Le misure per allentare la tensione nelle carceri in seguito all’emergenza Coronavirus

Come ufficio del Garante Metropolitano, eravamo intervenuti nei giorni scorsi, per sottolineare come per allentare le tensioni provocate dall’emergenza “coronavirus” che ha creato sommosse in alcune carceri del territorio italiano, fosse necessario fornire ai detenuti alternative ai colloqui con i familiari, aumentando il numero di telefonate e le video chiamate oltre che, valutare la possibilità per i semiliberi e per chi usufruisce dei benefici dell’art. 21 (lavoro esterno) di non rientrare in cella la sera ma, di poter dormire nel proprio domicilio fino a che l’emergenza non sarà passata.

In questo la sensibilità del Tribunale di Sorveglianza e dei direttori delle carceri ha accolto, quand’anche non l’abbia preceduta, la richiesta di questo ufficio del Garante Metropolitano e di ciò rendiamo merito alla saggezza di chi ha reso possibili siffatti provvedimenti”, ha concluso Paolo Praticò, garante metropolitano dei detenuti di Reggio Calabria.

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