Sorgono nuove polemiche sul canone Rai volto a finanziare gli investimenti della TV pubblica, senza pesare su coloro che versano in condizioni di difficoltà. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in audizione presso la commissione parlamentare di Vigilanza sulla tv di Stato, ha espresso delle nuove proposte per eliminare questo costo dalla bolletta elettrica, già gravata da altri oneri, ma alcune di queste ipotesi non convincono i consumatori.
Le due proposte del ministro Giorgetti!
Il Ministro Giorgetti ha proposto: finanziare gli investimenti Rai con la fiscalità generale oppure spostare il peso dalla bolletta elettrica alle utenze telefoniche. In partica, ogni utenza telefonica potrebbe dover pagare il canone Rai mensilmente e ciò andrebbe a gravare su tutte le utenze, che siano a consumo o flat, a contratto o ricaricabili. Questa proposta nasce dall’assunto che i cellulari possono vedere programmi TV e quindi anche il digitale terrestre, ma va in contrasto con le indicazioni dell’ex MISE (oggi MIMIT).
La presa di posizione dei consumatori!
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori sostiene: “Da sempre proponiamo di eliminare il canone Rai, continuando a finanziare il servizio pubblico con la fiscalità generale. Sarebbe più equo considerato che oggi il canone lo pagano anche i poveri assoluti, salvo abbiano più di 75 anni, un’ingiustizia vergognosa”. “Faremo, invece, le barricate contro l’abuso di far pagare il canone Rai a chi ha un telefonino. Un argomento, quello dei nuovi device – prosegue Dona – che è stato ampiamente risolto dalla Nota n. 9668 del ministero dello Sviluppo Economico del 20-04-2016 che ha escluso dal pagamento del canone computer, smartphone, tablet, ed ogni altro dispositivo se privi del sintonizzatore per il segnale digitale terrestre o satellitare”. “Non accetteremo alcun passo indietro. Sarebbe una prevaricazione mettere le mani nelle tasche degli italiani solo perché hanno uno smartphone”, conclude Dona.