Canone Rai, parte il rimborso per le Partite Iva. Tutte le ultime novità

Canone Rai: dal 2022 fuori dalla bolletta elettrica. Le novità

Per quanto riguarda il canone Rai, parte la possibilità per i titolari di partita IVA di ottenere il rimborso della tassa speciale pagata. Come spiega il sito Money.it, a fornire le istruzioni è la risoluzione n. 6/E pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 25 gennaio 2022, con la quale viene messo a disposizione il codice tributo per l’utilizzo in compensazione, mediante modello F24, del credito d’imposta di importo pari al canone Rai speciale pagato.

Chi può beneficiarne? Le strutture ricettive e di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, compresi gli enti del Terzo settore, nei confronti dei quali il decreto Sostegni n. 41/2021 ha previsto l’esonero dal versamento del canone Rai speciale per il 2021. La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate arriva a distanza di otto mesi dall’introduzione dell’agevolazione, e consente ai soggetti beneficiari di ottenere il rimborso del canone già versato prima dell’entrata in vigore dell’esonero.

Per utilizzare in compensazione tramite modello F24 il credito d’imposta pari all’importo del canone Rai corrisposto per il 2021, i beneficiari dell’esonero introdotto dall’articolo 6, comma 5 del decreto legge n. 41/2021 dovranno utilizzare il codice tributo “6958” denominato “Credito d’imposta canone speciale Rai – art. 6, c. 6, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41”.

Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate!

Le istruzioni arrivano dall’Agenzia delle Entrate, che con la risoluzione n. 6/E del 25 gennaio 2022 specifica che, all’interno del modello F24, il codice tributo dovrà essere indicato: nella sezione “Erario”; in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”; nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Nel campo anno di riferimento del modello F24 bisognerà indicare il valore 2021 e la trasmissione della delega dovrà avvenire esclusivamente in modalità telematica, pena il rifiuto dell’operazione.

Il credito d’imposta utilizzato in compensazione non può eccedere l’importo disponibile, considerando le fruizioni già avvenute o in corso, pena lo scarto del modello F24. Sarà possibile visualizzare il credito d’imposta fruibile all’interno del cassetto fiscale, tenuto conto che l’importo e i beneficiari del credito d’imposta sono stati trasmessi dalla Rai all’Agenzia delle Entrate.

Chi può chiedere il rimborso?

Non tutti i titolari di partita IVA potranno richiedere il rimborso del canone Rai. A poter utilizzare il credito d’imposta in compensazione sono i soggetti indicati dall’articolo 6, comma 5 del decreto legge n. 41/2021, ossia: strutture ricettive, strutture di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, attività similari svolte da enti del Terzo settore. Si tratta dei beneficiari dell’esonero dal pagamento del canone Rai speciale previsto per il 2021, introdotto però soltanto a metà anno. Ed è per questo che, in caso di pagamento già effettuato alla data di entrata in vigore della norma, è stata prevista la possibilità di ottenere il rimborso delle somma corrisposta.

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