Bonus mobili 2019, i requisiti e il funzionamento della detrazione!

Bonus mobili 2019, i requisiti e il funzionamento della detrazione!

Nella Legge di Bilancio 2019 è stata confermata la proroga dei bonus per i lavori in casa che comprende mobili, ristrutturazioni, ecobonus e bonus verde. Dunque, buone notizie per coloro che hanno intenzione di ristrutturare la propria casa anche per l’anno in corso. Per quanto riguarda il bonus mobili dallo scorso anno è in vigore un ulteriore adempimento per beneficiarne: si tratta della comunicazione ENEA che dovrà essere trasmessa entro 90 giorni dal termine dei lavori. Per l’acquisto di forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici sarà necessario presentare i documenti necessari al fine di certificare il rispetto degli standard energetici.

Bonus mobili 2019, i requisiti e il funzionamento della detrazione!

Il bonus mobili, consiste nella detrazione fiscale Irpef del 50% riconosciuta ai contribuenti per le spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia. E’ possibile portare in detrazione un massimo di 10.000 euro di spesa per gli acquisti effettuati a partire dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2019 esclusivamente dopo aver eseguito lavori per i quali è ammessa la fruizione del bonus ristrutturazioni.

Come viene spiegato dall’Agenzia delle entrate, nella sua guida, per gli acquisti effettuati nel 2019 è necessario aver realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a partire dal 1° gennaio 2018. Lo sconto fiscale spetta sia per l’acquisto di mobili nuovi che per l’acquisto di elettrodomestici di classe non inferiore alla A+e, inoltre, la detrazione è ammessa anche per l’acquisto di forni di classe A. La detrazione spetta anche se i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.

Per quanto i lavori di ristrutturazione che danno diritto al bonus mobili, come riportato sulla guida fornita Agenzia delle entrate rientrano la manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus; ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza:

E ancora il restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti gli interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile. Infine, la manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni del condominio.

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