Bonus da mille euro: tutte le categorie che lo ricevono! Tutti i dettagli

banconote-min

Bonus mille euro per professionisti, autonomi e partite IVA: il Decreto Rilancio prevede per il mese di maggio un sussidio fino a tale somma, che verrà erogato entro il mese di giugno. Requisiti e categorie più ristretti rispetto all’indennità di seicento euro di marzo e aprile. Sta per essere varato il decreto attuativo per permettere alla casse professionali di pagare gli importi.

Benché sia ancora in corso l’erogazione del sussidio di seicento euro previsto dal Decreto Cura Italia, si parla ora del bonus di mille euro a maggio, che fa parte del Decreto Rilancio. Questa indennità, come riporta il sito fiscomania.com è riservata a determinate categorie di professionisti in possesso di precisi requisiti. Vediamole insieme nel dettaglio.

La platea beneficiaria del bonus

Ecco le categorie, come le elenca il suddetto sito: “Liberi professionisti titolari di una partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto Rilancio, iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019; co.co.co iscritti alla Gestione separata non titolari dì pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano cessato il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del presente decreto; stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione; lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione”.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore