Bonus 200 euro, i controlli dell’Inps: chi dovrà restituirlo?

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L’Inps ha precisato che c’è la possibilità che chi ha già ricevuto il bonus di 200 euro nel mese di luglio, come lavoratori dipendenti, pensionati e titolari di Reddito di Cittadinanza, possa essere costretto a restituirlo. In effetti l’istituto sta facendo una serie di controlli sui requisiti di chi può richiedere, o ha già chiesto e ottenuto, il bonus, come il reddito annuo entro i 35.000 euro, sia per lavoratori che per pensionati, e l’aver usufruito dello sgravio contributivo dello 0,8% nei primi sei mesi dell’anno.

Come riporta il sito Today.it, l’Inps ha erogato il bonus in modo automatico a tutti i lavoratori dipendenti, pensionati e titolari del Reddito di Cittadinanza, riservandosi tuttavia la possibilità di richiederlo indietro se dovessero mancare i requisiti. Nel caso in cui, invece, pur soddisfacendo i requisiti minimi, non lo si fosse ricevuto, è possibile presentare domanda all’Inps per capire il motivo per cui il pagamento non è stato effettuato.

Categorie inizialmente escluse!

Oltre a ciò, a ottobre riceveranno il bonus anche altre categorie di persone inizialmente escluse, come collaboratori sportivi, precari della scuola e lavoratori che non hanno usufruito dello sgravio contributivo entro i primi sei mesi dell’anno perché coperti da contribuzione figurativa. L’Inps specifica che queste categorie di persone non dovranno presentare domanda, ma lo riceveranno in maniera automatica nella busta paga del mese di ottobre. C’è ancora tempo fino al prossimo 30 settembre per i lavoratori domestici per presentare la domanda all’Inps per avere il bonus di 200 euro. La richiesta può essere presentata in due modi: direttamente online sul sito dell’Inps, oppure rivolgendosi a un Caf.

Infine a ottobre scade il termine per presentare domanda all’Inps per avere il bonus di 200 euro per altre categorie di persone come lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali Inps; stagionali; autonomi privi di partita Iva e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; co.co.co.; professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza; lavoratori iscritti al fondo pensione, lavoratori dello spettacolo e incaricati alle vendite a domicilio con partita Iva.

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