Bonus 150 euro, ecco chi lo riceverà

Dedicata a te, la carta da attivare entro il 31 gennaio 2024

Circa 22 milioni di italiani riceveranno a novembre il bonus 150 euro, il contributo una tantum contro l’inflazione e il caro vita messo dal governo Draghi nel decreto Aiuti ter, che per l’indennità ha stanziato un totale di circa 3,2 miliardi di euro. Come spiega il sito Wired.it, la differenza con il bonus 200 euro previsto dal decreto Aiuti non riguarda solo l’entità del contributo: la nuova misura è dedicata non più a chi ha percepito nel 2021 un reddito massimo di 35.000 euro, ma a chi ne ha percepiti dai 20.000 in giù.

Lavoratori dipendenti!

I lavoratori dipendenti il cui stipendio lordo non supera i 1.538 euro mensili, circa 6,66 milioni di persone, riceveranno il bonus 150 euro direttamente in busta paga, purché abbiano presentato al proprio datore di lavoro un’auto-dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti. Il contributo spetta una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro. Il bonus non è cedibile, sequestrabile o pignorabile, né costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali. Per il 2022 le risorse dedicate a questa fascia sono poco più di un miliardo di euro.

Pensionati!

Anche ai pensionati l’indennità sarà corrisposta automaticamente. Sarà l’Inps a erogarla a un totale di 8,3 milioni di aventi diritto, per una spesa totale di 1,24 miliardi. Per ricevere il bonus 150 euro bisogna essere residenti in Italia e titolari di uno o più trattamenti pensionistici: pensione o assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti. La misura è dedicata anche ai pensionati titolari di trattamenti di accompagnamento alla pensione e di reddito personale assoggettabile a Irpef, ammesso che esso nel 2021 non sia stato superiore, al netto dei contributi, a 20.000 euro.

Lavoratori domestici, disoccupati e ricercatori!

L’Inps erogherà direttamente il bonus 150 euro a tutti i lavoratori domestici e ai soggetti che a novembre percepiranno l’indennità mensile di disoccupazione Naspi o l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021. Queste categorie accederanno alla misura senza aver avuto il bisogno di presentare alcuna domanda. I dottorandi, gli assegnisti di ricerca e i co.co.co. che hanno presentato l’apposita domanda riceveranno l’indennità, a patto che non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e non abbiano percepito nel 2021 un reddito superiore a 20.000 euro.

Stagionali!

I lavoratori stagionali, a tempo e intermittenti e gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (Fpls) devono inoltre aver dimostrato di aver lavorato per almeno cinquanta giornate nello scorso anno di imposta. Riceveranno automaticamente il bonus gli stagionali del turismo, terme, spettacolo e sport già beneficiari dell’indennità covid.

RdC!

I percettori del Reddito di Cittadinanza si vedranno accreditare automaticamente il contributo insieme alla mensilità di novembre, ammesso che nel proprio nucleo famigliare non ci siano beneficiari di altre indennità. Anche gli autonomi senza partita Iva riceveranno il bonus automaticamente, così come gli incaricati alle vendite a domicilio già beneficiari del bonus 200 euro.

Autonomi con Partita Iva!

Tutti i lavoratori autonomi beneficiari del bonus 200 euro riceveranno anche il bonus 150 euro, a patto che abbiano percepito nel 2021 un reddito massimo di 20.000 euro. Alcuni degli iscritti alle casse previdenziali private hanno peraltro percepito le due indennità in un’unica soluzione. Il fondo destinato alle indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti è stato incrementato con altri 412,5 milioni, pari a un pubblico di 2,75 milioni di persone. Per queste categorie è ancora possibile inoltrare la domanda per accedere a entrambe le misure: la scadenza è attualmente fissata al 30 novembre.

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