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Home Fisco e tributi

Bollo auto, quando scattano le esenzioni? Tutti i dettagli

Vediamo i casi specifici in cui si può omettere di pagare la tassa di circolazione. La prima causa di esenzione è per i veicoli storici, che sono di due tipologie: veicoli storici ultratrentennali e veicoli storici ultraventennali.

Autore: Antonio Graziano Grimaldi
30 Agosto 2020
- Categoria: Fisco e tributi, News

Il bollo auto è una tassa regionale, ma ci sono dei casi specifici in cui è possibile non pagare. Quali sono i casi in cui potremmo evitarlo senza incorrere in una sanzione? Vediamo i casi specifici in cui si può omettere di pagare la tassa di circolazione. La prima causa di esenzione è per i veicoli storici, che sono di due tipologie: veicoli storici ultratrentennali e veicoli storici ultraventennali.

Veicoli storici ultratrentennali

Vengono chiamati veicoli storici ultratrentennali quegli autoveicoli o motoveicoli che non siano più costruiti da oltre trent’anni. In genere l’anno di costruzione coincide con l’anno di prima immatricolazione. Non devono essere adibiti a uso professionale o utilizzati per l’esercizio di impresa, arti o professioni. Questi tipi di automezzo sono del tutto esenti dal pagamento del bollo auto. Nel caso in cui, però, il veicolo sia in circolazione su strada o su una qualsiasi area pubblica è necessario pagare il bollo auto in misura forfettaria. L’importo varia da regione a regione.

Veicoli storici ultraventennali

Per quanto riguarda i veicoli storici ultraventennali, è stata approvata la Legge n.145 del 30 dicembre 2018, con la quale il legislatore ha introdotto una riduzione del 50% per gli autoveivoli ed i motoveicoli di interesse storico, che abbiano un’anzianità di immatricolazione compresa tra i 20 ed i 29 anni. Questa agevolazione viene applicata dal 1° gennaio 2019, ma viene concessa se e solo se si è in possesso di un certificato di rilevanza storica, che può essere rilasciato da Asi, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI e se il valore di storicità sia riportato sul libretto di circolazione.

Esenzioni per i disabili

Ci sono anche altri casi di esenzione dal pagamento del bollo auto, come quello delle persone disabili che usufruiscano della cosiddetta Legge 104: il beneficio viene applicato ai veicoli condotti dai disabili o utilizzati per il loro accompagnamento. Ci sono delle limitazioni di cilindrata: fino a 2.000 cc per i veicoli con motore a benzina o ibrido, fino a 2.800 cc nel caso in cui il motore sia diesel o ibrido. Non deve essere superiore ai 150 Kw nel caso in cui il motore sia elettrico.

Come avere l’esenzione con la 104

Per ottenere l’esenzione con Legge 104 è necessario presentare un’apposita domanda all’ufficio competente – in alternativa è possibile spedire una raccomandata A/R – allegando tutta la documentazione prevista. Lo sportello competente è l’ufficio tributi della Regione. Per le Regioni convenzionate con l’Aci, è possibile presentare la domanda nelle delegazioni dell’Automobile Club. La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla scadenza del pagamento del bollo auto.

Le esenzioni regionali

Abbiamo detto che il bollo auto è un’imposta regionale e sono proprio le regioni, a loro discrezione, a stabilire ulteriori casi di esenzione. È il caso, dunque, di verificare se nella regione di residenza sussistono ulteriori agevolazioni. Per esempio, la Regione Lombardia ha deciso l’esenzione triennale dal bollo auto se si sostituiscono veicoli inquinanti con auto EURO 5 o 6, a benzina o bifuel, ibrida. Per le ibride, in assenza di rottamazione, il bollo si riduce del 50% per 5 anni, mentre quelle a idrogeno sono esentate permanentemente.

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Antonio Graziano Grimaldi

Antonio Graziano Grimaldi

Consulente editoriale. Esperto in lingue e modelli culturali dell'occidente, si occupa di lingua, letteratura e cultura inglese e americana, linguistica generale e traduzione. Interessi: scrittura, giornalismo, blog, antropologia culturale e religiosa, soap, telenovelas e gossip, musica blues, rock e pop, scacchi (sia a tavolino che online), yoga e arti marziali.
Mail: a.grimaldi@diritto.news

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