Nella Legge di Bilancio 2019, ci sono delle novità in merito al bollo auto, infatti, è previsto il dimezzamento per tutti i veicoli con più di 20 anni e meno di 30 che siano iscritti ai registri ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. Tale misura riguarderebbe circa 4mila auto e 500mila moto, come discusso in Parlamento nella giornata di ieri, lunedì 21 gennaio 2019. Ciò a fatto nascere delle polemiche da coloro che hanno notato che esecutivo gialloverde da un lato a disincentivato acquisto di auto inquinanti a benzina offrendo bonus a chi compra mezzi ibridi con un impatto inquinante più basso, dall’altro, invece, messo a punto una tassa che va a dimezzare il bollo delle auto vecchie e inquinanti.
Bollo auto, in arrivo mini-bollo per auto vecchie e inquinanti
Come sottolineato da ilMessaggero, questa misura va contro i principi inseriti nell’ecotassa, in quanto dimezzare il bollo auto per i veicoli vecchi e inquinanti di fatto non incentiva i proprietari a sostituire le auto prendendone una meno inquinante, perché con un mezzo nuovo si pagherebbe una tassa più alta. Si tratta, dunque, di una sorta di controsenso della legge di Bilancio che da un lato premia chi ha un’auto che inquina e dall’altro punisce chi vuole comprare un benzina.
Come si legge su ilMessaggero, “i veicoli che con un semplice “certificato di rilevanza storica” hanno diritto a beneficiare del taglio sono quasi 4 milioni. Oltre a mezzo milione di due ruote. Delle vere fasce di mercato, che rappresentano circa il 10% del totale circolante che, anche grazie a loro, è uno dei più vecchi e pericolosi fra quelli dei paesi avanzati. Un corposo gruppo di vetture che da solo inquina più degli altri 30 milioni e oltre di auto più nuove in circolazione sulle strade della Penisola con gravi conseguenze per la salute dei cittadini”.
