Benzina, da martedì 1 agosto 2023 è obbligatorio esporre il prezzo medio

Benzina e diesel, ultime news: i prezzi schizzano alle stelle

Da martedì 1° agosto sarà obbligatorio per i distributori esporre il cartello con i prezzi medi del carburante, mettendo in evidenza non solo i costi del proprio impianto ma anche quelli nazionali, per rendere più facile un confronto. Un provvedimento che il governo ha inserito nel decreto benzina di inizio anno, ma fortemente contrastato dagli addetti del settore che per osteggiarlo si erano appellati al Tar. Tuttavia il Tribunale amministrativo del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva urgente, dando così il via libera all’esposizione del doppio prezzo.

Il forte aumento dei prezzi del carburante!

Nel frattempo i prezzi di benzina e gasolio sono in forte rialzo in alcune autostrade, dove i listini della verde hanno già sfondato quota 2,5 euro al litro, come segnalato da Assoutenti che pubblica la mappa del caro-carburante in Italia. Sulla A4 Venezia-Trieste la benzina ha raggiunto il picco di 2,553 euro al litro per il servito, mentre il gasolio tocca i 2,4 euro/litro. Sulla A21 Torino-Piacenza, un litro di benzina viene venduto a 2,549 euro, 2,334 il gasolio. Supera la soglia dei 2,5 euro anche la A14 Bologna-Bari-Taranto, con 2,529 euro. 

I gestori ricorrono al Consiglio di Stato!

A prescindere dal fatto che le loro richieste siano state respinte dal Tar, i gestori insistono e annunciano il ricorso al Consiglio di Stato. Fegica e Figisc si dicono determinati a tutelare, “in ogni sede, i legittimi diritti di una categoria che non ha nessuna possibilità di incidere sul prezzo finale dei carburanti”. Le due associazioni continuano a sostenere che il cartello del prezzo medio “non porterà alcun vantaggio ai consumatori”, essendo oltretutto incompatibile con le norme sulla concorrenza.

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