Autostrade, ad aprile ok dell’Ue alla proroga delle concessioni

Autostrade, ad aprile ok dell'Ue alla proroga delle concessioni

Lo scorso aprile la Commissione europea ha dato il via libera ai piani italiani per prorogare due concessioni autostradali e imporre un massimale ai pedaggi, consentendo di sbloccare 8,5 miliardi di euro di investimenti, riducendo nel contempo l’impatto sugli utilizzatori e limitando le distorsioni della concorrenza.

Proroga concessioni autostrade: ad aprile ok dell’Ue.

In una nota del 27 aprile scorso riportata oggi da Askanews, la commissaria Margrethe Vestager dichiarava che, in stretta collaborazione con l’Italia, era stata trovata una soluzione che permetterà di effettuare investimenti essenziali nelle autostrade italiane, limitando nel contempo l’impatto sugli utilizzatori ed evitando una sovracompensazione delle imprese che gestiscono le autostrade.

L’Italia ha inoltre convenuto di indire a breve nuovi bandi di gara per diverse importanti concessioni autostradali al fine di garantire una vera concorrenza nel mercato.

Il piano prevede in particolare la proroga di due importanti concessioni autostradali detenute da Autostrade per l’Italia (ASPI) e da Società Iniziative Autostradali e Servizi (SIAS).

La concessione ASPI copre la sua rete autostradale in Italia e la concessione SIAS riguarda l’autostrada SATAP A4 Torino-Milano. SIAS impiegherà inoltre le entrate generate dalla proroga della concessione per portare a termine l’autostrada Asti-Cuneo A33, anch’essa gestita da SIAS.

Per quanto riguarda ASPI, la misura prevede una proroga quadriennale della concessione, fino al 2042. Anche nel caso di SIAS, la misura prevede una proroga quadriennale della concessione, fino al 2030.

Entrambe le concessioni prevedono un massimale sui potenziali aumenti dei pedaggi a un livello sostenibile per gli utilizzatori delle autostrade; in linea di principio tali massimali non possono quindi superare il tasso di inflazione maggiorato dello 0,5%.

Sono inoltre previste diverse salvaguardie intese a evitare che ASPI e SIAS ricevano una sovracompensazione e a limitare le distorsioni della concorrenza, quali: un massimale sull’importo che ASPI e SIAS possono rispettivamente ottenere al termine della concessione vendendo i propri attivi; un meccanismo per evitare la sovracompensazione.

In particolare, tale meccanismo stabilisce la remunerazione e il livello degli investimenti che ASPI e SIAS devono rispettivamente effettuare, e prevede l’imposizione di sanzioni in caso di ritardi o di mancata realizzazione degli investimenti nonché una serie di requisiti particolareggiati intesi a bandire gare per la stragrande maggioranza delle opere infrastrutturali a valle, al fine di limitare le distorsioni della concorrenza.

Nel contempo la proroga delle due concessione dovrebbe fornire ad ASPI e a SIAS introiti sufficienti per finanziare investimenti di rilievo nel settore autostradale italiano.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore