Assegni familiari 2018-2019 e agevolazioni per tutti, procedura domanda

In 20 anni 200 miliardi di tasse in più

Gli assegni familiari 2018-2019 hanno già subito delle modifiche e ulteriori ne potrebbero ricevere così come diverse altre agevolazioni e bonus dall’anno prossimo. Meglio sbrigarsi, dunque, con quelli attuali. La questione è molto particolareggiata.

La circolare Inps relativa agli assegni familiari 2018-2019 tiene infatti conto della rivalutazione dei redditi così come della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie tra l’anno di riferimento dei redditi per percepire l’assegno e quello precedente. Di conseguenza, cambiando i parametri diventa necessario procedere con il ricalcolo degli assegni familiari che, si fa presente, sono in vigore secondo i nuovi importi tra il primo luglio 2018 e il 30 luglio 2019.

Assegni familiari: domande e richieste da 1 luglio.

Sono diverse le novità in vigore dal primo luglio che chi ha intenzione di chiedere l’assegno familiare dovrà conoscere. Cambiano, infatti, i limiti di reddito che permettono l’accesso al beneficio e cambiano le modalità per presentare la domanda all’Inps.

La domanda per l’assegno familiare deve essere presentata direttamente online all’Inps. Ma le novità permettono di inviare la domanda anche attraverso l’area riservata di NoIPA, il portale della Pubblica Amministrazione, dove è stato caricato un nuovo modulo.

Gli assegni familiari possono essere richiesti anche dai lavoratori extracomunitari solo per i familiari residenti in Italia, nel caso in cui il paese di provenienza del lavoratore straniero non abbia stipulato con l’Italia una convenzione in materia di trattamenti di famiglia; per i familiari residenti all’estero, nel caso in cui il paese di provenienza del lavoratore straniero abbia stipulato con l’Italia una convenzione in materia di trattamenti di famiglia.

Possono presentare domanda i familiari residenti all’estero, se il lavoratore straniero, anche se il suo paese non è convenzionato con l’Italia, ha residenza legale in Italia e inserito in uno regimi previdenziali di almeno due stati membri. Possono presentare domanda di assegno familiare anche i lavoratori stranieri rifugiati politici.

Nella domanda di richiesta dell’assegno familiare bisogna riportare: il reddito familiare complessivo percepito nel 2017; i redditi a tassazione separata indicati nella Certificazione Unica 2018; copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente e del coniuge.

Assegni familiari 2018: chi può richiederli, calcolo e aumento rivalutazione Istat.

Gli assegni possono essere richiesti da chi ha un reddito complessivo di 14.541,59 euro annui, limite aumentato, dunque, rispetto a quello dello scorso anno che si fermava a 14.383,37 euro.

Resta, invece, invariata la quota massima di 137,5 euro che una famiglia con un solo figlio a carico può percepire mentre se i figli del nucleo familiare sono due l’assegno sarà di 258,33 euro. Sale il valore dell’assegno per la famiglia con un solo genitore e almeno tre figli per cui sono previsti 458,33 euro.

Il calcolo degli assegni familiari tiene conto della tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti del nucleo familiare e del reddito complessivo del nucleo e dipende dalla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo calcolata dall’Istat tra l’anno 2016 e l’anno 2017 è pari a +1,1% e su questa variazione sono stati rivalutati i livelli di reddito delle tabelle con gli importi mensili degli assegni al nucleo familiare, in vigore per il periodo tra il primo luglio 2018 e il 30 giugno 2019.

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