Appello sentenze di condanna: le novità introdotte dalla riforma Orlando

Appello sentenze di condanna da parte del pubblico ministero, le novità introdotte dalla riforma Orlando

Sentenze di condanna, le news sull’appello da parte del pm. Al pubblico ministero è precluso l’appello delle sentenze di condanna, ossia delle sentenze che hanno riconosciuto la fondatezza della pretesa punitiva, salvo alcuni specifici casi; all’imputato, specularmente, è precluso l’appello delle sentenze di proscioglimento pronunciate con le più ampie formule liberatorie, ossia perché il fatto non sussiste o perché l’imputato non lo ha commesso. La riforma Orlando è intervenuta su numerose tematiche penali e processuali. Una tematica sulla quale è significativamente intervenuta la riforma è sicuramente il giudizio d’appello. Il quadro che si delinea nella configurazione complessiva della riscrittura della disciplina dell’appello tocca quasi tutti i profili del giudizio di secondo grado.

Appello delle sentenze di condanna, le novità introdotte con la riforma Orlando.

Il consiglio dei ministri ha approvato pochi giorni fa, in esame definitivo, un decreto legislativo in materia di giudizi d’impugnazione, finalizzato all’attuazione della delega contenuta nell’articolo 1, commi 82, 83 e 84 lettere f), g), h), i), l), e m) della legge 23 giugno 2017, n. 103, recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario” per la riforma della disciplina processuale penale in materia di giudizi di impugnazione. L’intervento mira alla deflazione del carico giudiziario, mediante la semplificazione dei procedimenti di appello e di cassazione, con l’intento di circoscrivere il potere d’impugnazione nei limiti in cui le pretese delle parti, legate all’esercizio dell’azione penale per il pubblico ministero e al diritto di difesa per l’imputato, risultino soddisfatte.

Le disposizioni relative al cosiddetto appello incidentale.

Vengono poi novellate le disposizioni del cpp anche in materia di appello incidentale ed è data attuazione alla riforma della disciplina delle impugnazioni con riferimento ai procedimenti aventi ad oggetto reati di competenza del giudice di pace, tenendo conto, in tale ambito, anche pareri resi dalle competenti Commissioni parlamentari. Sempre in tema di legittimazione del pubblico ministero, è esclusa la possibilità per il pubblico ministero di proporre appello incidentale.

Le limitazioni della legittimazione ad appellare da parte del P.M., l’eliminazione dell’appello incidentale del P.M., il concordato, il ricorso da parte del p.m. per violazione di legge nei confronti delle decisioni di conferma di primo grado, evidenziano l’intenzione del legislatore della necessità di svolgere un’attività di selezione della perpetuazioni del procedimento, rafforzato dalla nuova struttura della sentenza e dalla nuova forma dell’impugnazione.

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