Anief: la quota 100 salverebbe precari e le assunzioni possibili potrebbero essere 200.000

Anief: la quota 100 salverebbe precari e le assunzioni possibili potrebbero essere 200.000

Quota 100, le ultime novità. Secondo una nota diffusa dall’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori (Anief), lo snodo per cancellare il precariato di supplenti con oltre 36 mesi di servizio svolto, passa per la riforma delle pensioni proposto dal governo Lega-M5S.

Il superamento della riforma Fornero con l’introduzione della “Quota 100”, ovvero l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100, con un limite minimo a 64 anni e 36 di contributi. Significherebbe, secondo l’Anief, creare in un anno un numero di posti considerevole.

Anief: la quota 100 salverebbe precari e le assunzioni possibili potrebbero essere 200.000.

Secondo la stampa nazionale economica, sono 104 mila i docenti e 47.500 il personale Ata che potrebbero andare in pensione con i nuovi requisiti, se verranno approvati. Se a questi posti che si andranno a liberare si aggiungono gli attuali 50 mila posti vacanti, tra turn-over con le vecchie regole della Legge Fornero, posti residuali delle immissioni in ruolo già autorizzate e posti vacanti e disponibili fino al 31 agosto dell’anno successivo, si arriverebbe a 200 mila stabilizzazioni da attuare.

Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha dichiarato che un sistema che funziona non può basarsi su un precariato storico di lunga durata, una cattedra è parte integrante dello status di un docente autorevole.

Secondo l’Anief, permettere l’attuazione di quanto auspicato dal Ministro, occorrerebbe ridurre l’età di accesso alla pensione e favorire il turn over. In Europa l’età media dei pensionamenti dei docenti è intorno ai 63 anni; mentre in Italia è già stata approvata 67 anni, ufficializzata con la Circolare Inps n. 62 del 4 aprile scorso, che dal 1° gennaio 2019 coinvolgerà anche i dipendenti della scuola, esclusi solamente i maestri della scuola dell’infanzia.

Come sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, stabilizzando i 200 mila lavoratori precari anche lo stesso Ministro dell’Istruzione potrebbe affidare una cattedra alla maggior parte dei supplenti ed evitare l’ondata di nuovi contenziosi che si andrebbero a produrre per il perdurare di abuso di precariato e per la negazione dei diritti nei confronti di chi vive questo status professionale. Ed ha concluso il presidente dell’Anief, gli scatti d’anzianità e i risarcimenti per eccesso dei contratti a termine sono pagati per ordine di un giudice.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore