I pochi fondi a disposizione, metteranno il governo in condizione di dover fare delle scelte in termini di Manovra. Certi bonus e sussidi statali saranno confermati, altri ridimensionati, mentre altri ancora potrebbero essere cancellati. Già prima della Manovra il Bonus sociale per le famiglie a basso reddito, l’aiuto in bolletta, che varia per Isee e numero componenti del nucleo familiare, che azzera la maggior parte degli aumenti su gas e luce.
Una social card per il caro carburanti!
C’è inoltre nel cassetto il Bonus riscaldamento, finora mai applicato. L’inizio di questo sussidio è previsto per il primo ottobre. Si tratta di una riduzione del prezzo dell’energia elettrica, legata a certe quotazioni internazionali della materia prima. Contro il caro carburanti si ragiona su un aiuto “una tantum” per le persone con redditi bassi. L’ipotesi è quella di una social card che costerebbe allo Stato circa due miliardi, la stessa cifra incassata dall’erario quest’estate con l’accisa.
Il taglio del cuneo e i Bonus a rischio!
Oltre a ciò il governo vuole confermare il taglio del cuneo fiscale nel 2024. Da luglio viene applicata una riduzione delle tasse in buste paga fino a 2.692 euro, pari al 6%. Per quelle che non superano 1.923 euro è del 7%. Grazie all’abbattimento della ritenuta contributiva a carico dei dipendenti, gli aumenti in busta paga possono arrivare a circa 80 euro netti al mese. Invece la Manovra potrebbe vedere tagliato qualche Bonus. Per esempio è a rischio quello delle carte della cultura e del merito, che hanno sostituito il Bonus Cultura, o app 18, istituito dal governo Renzi.